In effetti la tecnica dei 15 minuti é molto interessante. Chi può dire di non avere un quarto d'ora di tempo al giorno da dedicare a rimettere in ordine? Sembrano veramente pochi 15 minuti.
L'altra regola da rispettare è la velocità. Ovvero tanto migliori saranno i risultati quanto più veloci saremo a prendere delle decisioni. Il segreto è non pensarci troppo su, non darsi il tempo di stare a riflettere se si può fare a meno di quel determinato oggetto che improvvisamente ci capita fra le mani e attende di conoscere il suo destino.
L'altra regola da rispettare è la velocità. Ovvero tanto migliori saranno i risultati quanto più veloci saremo a prendere delle decisioni. Il segreto è non pensarci troppo su, non darsi il tempo di stare a riflettere se si può fare a meno di quel determinato oggetto che improvvisamente ci capita fra le mani e attende di conoscere il suo destino.
Ho applicato il primo round da 15 minuti sulla cucina. Ovviamente mi sono limitata a prendere in considerazione l'esterno. Non ho neanche pensato di ficcare il naso dentro un pensile o la dispensa.
Anzi per dirla tutta mi é bastato concentrare la mia speed elimination fra il piano cottura e il lavandino.
Ho trovato: un barattolo di miele tenuto 'a portata di mano' dallo scorso inverno per attacchi di tosse notturni improvvisi (rimesso nella dispensa), almeno un paio di contenitori con candele, un bicchiere di plastica con svariati pennelli (occasionalmente utilizzati per dipingere dai bambini), un bicchierino con fiorellini raccolti per me dalla nanetta ma ormai appassiti e un posacenere di cristallo da tempo diventato ricettacolo di ogni oggetto piccolo che si trovasse nei paraggi. Nel posacenere c'erano le bolle di sapone, elastici per capelli, macchinine, orecchini rotti a cuore colore rosa, carte dei pokemon, una cannuccia, tubetti di granuli omeopatici, ecc.....
Praticamente qualsiasi cosa che assomigli ad un contenitore può diventare nel giro di pochissimo tempo la tana di microscopici oggettini che non si sa dove sistemare diversamente o che sono temporaneamente lontani dalla loro sede abituale (se ce l'hanno!).
Infine dei notes, una vecchia piccola agenda e una specie di portapenne con un discreto numero di penne e pennarelli in parte da buttare perché ormai non più scriventi.
Ho eliminato qualcosa e il resto l'ho distribuito in altri luoghi della casa che richiederanno però lo stesso trattamento e una decisa eliminazione e riorganizzazione.
Per esempio ogni bambino ha una serie di cassetti/contenitori riservati: uno grande, uno medio e un cassetto piccolo. Quindi quando trovo in giro per casa un gioco o una macchinina o qualsiasi altra cosa, lo riporto in uno dei cassetti (e altrettanto dovrebbero fare loro stessi). Peccato che questi contenitori siano ormai al limite della loro capienza.
Per esempio ogni bambino ha una serie di cassetti/contenitori riservati: uno grande, uno medio e un cassetto piccolo. Quindi quando trovo in giro per casa un gioco o una macchinina o qualsiasi altra cosa, lo riporto in uno dei cassetti (e altrettanto dovrebbero fare loro stessi). Peccato che questi contenitori siano ormai al limite della loro capienza.
Dimenticavo: giaceva sotto un tavolino una borsa con una scatola che mi hanno regalato qualche tempo fa contenente gli ingredienti per fare i muffin e sei appositi stampini in una sproporzione pazzesca fra le dimensioni del contenuto e la grandezza della scatola e la quantità di cartone utilizzata... il tutto insieme a residui di costumi di carnevale dei bambini.
Ho messo in ordine tutto quanto sopra in un quarto d'ora, ma di strada ce n'è tanta da fare....
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