domenica 11 marzo 2012

Lasciar andare

Lasciar andare gli oggetti é l'aspetto più difficile di un'operazione di decluttering. In verità ci dovremmo liberare di tutte le cose rotte, spaiate, non più utilizzate, che non ci piacciono più, che non ci vanno più bene, di tutti gli oggetti che non ci ricordavamo neanche di avere ma ci tornano in mente quando li ritroviamo facendo pulizia, di tutto ciò che serviva perché abbinato a qualcos'altro che nel frattempo non abbiamo più, di tutto ciò per cui alla domanda 'lo ricompreresti se non ce l'avessi?' rispondiamo serenamente di no.
Poi entrano in gioco una serie di fattori emotivi.
Può succedere che - se non ci separiamo serenamente dal nostro caro disordine e se non comprendiamo bene fino in fondo se c'è una motivazione profonda alla base dei nostri accumuli - il disordine si riforma molto rapidamente dopo un'operazione di pulizia, o viceversa nella foga di buttare via il superfluo rischiamo di gettare via anche qualche oggetto che invece ci può ancora servire.
Eppure mi é capitato di vedere una casa stracolma di oggetti e mobili ereditati da nonni o zii e che l'attuale proprietario non aveva cuore di lasciar andare nonostante gli creasse un senso di oppressione e gli rendesse oggettivamente faticosa la vita quotidiana.
Quando siamo finalmente convinti che possiamo fare a meno di un certo oggetto, ci sono comunque diverse possibilità.
La soluzione estrema o la più semplice in molti casi é la spazzatura (possibilmente riciclata naturalmente!)
Diversamente possiamo spesso regalare tutto ciò che é ancora in buono stato e può servire a qualcun altro: libri, giocattoli, vestiti, collezioni di riviste, ecc..
Alcune cose si possono tranquillamente mettere in vendita.
Anche gli oggetti a cui siamo affezionati ma a cui non possiamo dare una vita dignitosa possono invece ritrovare una nuova dimensione con un nuovo proprietario che li sappia apprezzare, invece di giacere impolverati in qualche cantina o buttati al fondo di un cassetto...

mercoledì 7 marzo 2012

Ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa



Sembra banale ma a casa nostra non lo é.
Una medicina per i bambini, ad esempio, potrebbe nascondersi al fondo di un beauty non ancora svuotato dopo l'ultima vacanza...
E costringerci ad un affannosa ricerca, magari nel cuore della notte, per poi finire col doverla ricomprare in farmacia il giorno dopo..
Il principio di base per sistemare correttamente gli oggetti dovrebbe essere quello di raggrupparli in base all'utilizzo che se ne fa e metterli nel posto dove servono.
Anche questo sembra banale ma nei fatti non sempre lo é.
Ho trovato un libro inglese della cantante Sheila Chandra con un passato gravato da seri problemi di clutter:
"Banish Clutter Forever: How the Toothbrush Principle Will Change Your Life" ovvero "Elimina il disordine per sempre: come il principio dello spazzolino da denti cambierà la tua vita"
Il concetto é questo: anche nella casa più disordinata, o nel bel mezzo di un trasloco, quando si é in viaggio o nel caos più assoluto lo spazzolino da denti sappiamo sempre dove trovarlo: in compagnia del dentifricio é tendenzialmente sempre nei pressi del lavandino del bagno.
Difficilmente qualcuno lo metterebbe nel frigorifero o nell'armadio dei vestiti.
Ecco dovremmo applicare lo stesso principio a tutti gli oggetti della nostra vita quotidiana.

Procedura standard


Per procedere con un'operazione di decluttering
1) Individuare la zona che deve essere rimessa in ordine. Per i pigri e/o indaffarati come me può essere semplicemente un ripiano, una mensola, un cassetto o il davanzale di una finestra.
2) Svuotare completamente la zona prescelta mettendo da parte il contenuto e ripulire a fondo concedendosi il tempo di assaporare la piacevole sensazione del 'vuoto'.
3) Prendere in esame uno ad uno gli oggetti che abbiamo precedentemente messo da parte. In linea di massima sono sicuramente troppi e probabilmente fuori posto. Per cui si tratta di semplificare e il primo passo é l'eliminazione di tutto ciò che non vale la pena di tenere e di cui ci possiamo disfare.
Per gli oggetti che decidiamo di conservare occorre trovare la sistemazione più opportuna.
Anche per gli oggetti che vogliamo lasciare andare ci sono diverse possibilità.
E' possibile anche conservare in uno scatolone "limbo" le cose per cui non siamo in grado immediatamente di prendere una decisione. Tuttavia dopo un periodo definito (es. tre mesi) é necessario riprendere lo scatolone e prendere una decisione definitiva.

lunedì 5 marzo 2012

Decrescita felice

Fare decluttering fa anche rima con downshifting ovvero `scalare una marcia`, scegliere di vivere con un po' meno di tutto. Sarà anche per vedere un lato positivo in questi tempi un po' grigi di crisi economica ma c`é chi sceglie di guadagnare meno ma vivere in modo più semplice e con meno stress..
In quest`ottica fare ordine e fare pulizia significa non solo disfarsi del superfluo, possibilmente riciclandolo, ma anche comprare meno oggetti e scegliere prodotti più solidi, che durano nel tempo, che si possono eventualmente riciclare ed evitare così gli sprechi.
Certo che tutto ciò é in contrasto con il mito della crescita continua del PIL: ma sarà poi vero che la nostra felicità dipende da quanti telefonini riusciamo a cambiare in un anno?