giovedì 28 giugno 2012

Abbinamenti creativi

Considerando che non ho più acquistato praticamente niente di abbigliamento per me da parecchio tempo, noto con una certa soddisfazione (si fa per dire) che il repulisti fatto nell'armadio e il fatto di avere organizzato le cose in modo da trovarle tutte, più facilmente e in base alla tipologia e all'utilizzo, mi consente di sfoggiare una serie di abbinamenti mai visti prima e soprattutto di recuperare capi di vestiario che erano scomparsi nei meandri dell'armadio.
Non sarà granché ma fa piacere sentirsi dire: "Che carino questo vestito! Te l'hanno regalato per il compleanno?" "No, ce l'ho da CINQUE anni ma non l'avevo mai più messo...."
Oppure scoprire un paio di pantaloni verdi che tutto sommato posso mettere con quella maglietta verde, o che il vestito marrone un po' corto che usavo solo al mare forse lo posso indossare con un paio di  leggins più o  meno dello stesso colore anche per andare al lavoro.
Son soddisfazioni, minime, ma pur sempre soddisfazioni....

mercoledì 27 giugno 2012

Decluttering per cambiare casa


Abbiamo pensato spesso di cambiare casa perché quella dove abitiamo è oggettivamente un po' piccola per la nostra famiglia. Tuttavia ci piace molto il posto dove viviamo, il verde intorno, le persone che conosciamo ed abitano vicino a noi. Anche il momento storico/economico ovviamente non è certo il migliore e probabilmente sarebbe molto poco sostenibile.
In passato l'avevamo anche messa in vendita per qualche tempo ma dopo un po' abbiamo desistito.
Quando veniva qualcuno a vederla dovevo sempre scusarmi per il disordine, i bambini erano più piccoli e le scatole dei giochi occupavano una parte del salotto impedendoci di fatto di accedere ad alcuni scaffali della libreria. Insomma c'erano più confusione e ancora più clutter e cianfrusaglie in giro di quante non ce ne siano adesso.

venerdì 1 giugno 2012

Decluttering mentale

E' un periodo dell'anno faticoso questo, con mille impegni a cui star dietro e cento pensieri da non dimenticare.
Per le scadenze a data fissa non c'è problema: il nostro calendario si infittisce di annotazioni e quasi ogni giorno c'è qualcosa da fare o da ricordare.
Poi c'è tutto il resto, tutto quello che ci passa per la testa.
Per fare finalmente un po' di decluttering mentale non c'è nulla di più efficace che scrivere una lista delle cose da fare.
Del beneficio delle liste parlano in molti e ci sono anche diverse applicazioni on line ideate proprio con questo scopo.
Ho letto un libro di  David Allen (Fatto e bene!) che ha ideato un metodo che si chiama GTD (Getting Things Done) per aiutare le persone ad organizzare meglio le proprie attività (lavorative ma non solo).
Il metodo è composto da diverse fasi ma la prima azione che viene proposta è proprio quella di sgombrare la mente.
L'idea è che il nostro meraviglioso cervello sa fare tantissime cose ma non è proprio il miglior strumento per gestire al meglio gli impegni.
Di solito occupiamo una parte anche considerevole ma in parte inconsapevole delle nostre energie mentali per tenere a mente una serie di attività o preoccupazioni che non hanno un'altra collocazione più precisa o definita nel calendario o nell'agenda.
Dalle cose più banali (ricordarsi di comprare il latte) alle più importanti (prenotare una visita medica o consegnare un lavoro), dalle più definite a quelle che sono solo abbozzate nella nostra testa (prima o poi mi metto a studiare il francese).
Come se non bastasse spesso questi pensieri  ci colgono all'improvviso e quasi sempre nel momento meno opportuno. Come quando ti svegli nel cuore della notte e non riesci più a riaddormentarti perchè continui a pensare ad un problema che ti preoccupa o a qualcosa che devi fare e temi di dimenticartene..
Oppure ti ricordi di dover fare qualcosa a casa tua quando sei impegnato al lavoro e viceversa mentre stai tranquillamente a casa ti coglie un'idea o un pensiero che riguarda il lavoro.
In tutte queste circostanze se non sai come e dove collocare queste idee o promemoria o preoccupazioni l'unica cosa che succede è che continui a pensarci per paura di dimenticartene o comunque rimangono latenti a margine dei tuoi pensieri.