lunedì 13 agosto 2012

Zona franca


L'estate mi ha ispirato operazioni di decluttering estremo, ovvero un paio di settimane fa ho svuotato e ripulito da cima a fondo la cucina e ora mi sto dedicando al soggiorno.
In particolare in soggiorno ho anche un po' modificato la disposizione dei mobili e ricavato uno spazio 'libero' che mi da molta soddisfazione.
Ho realizzato che il segreto per riuscire a fare tutto ciò senza doverci pensare troppo è quello di svuotare uno spazio o una stanza o quello che è l'oggetto della nostra operazione di decluttering cercando di ricreare l'aspetto che vorremmo avesse quello spazio senza preoccuparsi troppo di che cosa succede agli oggetti che decidiamo di mettere da parte.
Ovvero togliere tutto quello che ingombra, non ci piace, ci da l'idea del disordine in modo che l'aspetto della nostra stanza sia quello che vogliamo: pulita, ordinata, senza cianfrusaglie.
Siccome è difficile decidere che cosa fare delle cianfrusaglie che andiamo ad eliminare e soprattutto decidere subito senza farsi prendere dall'ansia, è preferibile sistemare tutto in un angolo dedicato proprio a questo.
Io ho creato una specie di zona franca in  un angolo del soggiorno in cui ho ammucchiato giornali, libri, giocattoli, un tavolino, uno sgabello, un sacco nero pieno di tutto ciò che ho raccolto in giro sugli scaffali della libreria, pile di documenti che giacevano da tempo immemore sul tavolino del computer, ecc...
Non ho deciso subito se e dove risistemare tutto ciò ma ho comunque tolto di mezzo quello che nella mia stanza ideale non deve stare lì. Ad esempio eliminato del tutto un tavolino che serviva da portagiornali e riviste (impilati e a rischio di crollare in ogni momento).
Quindi la stanza ha assunto l'aspetto che voglio che abbia.
Ora mi do il tempo di valutare con calma come gestire gli scarti del mio decluttering. Un bel po' di giornali e riviste sono finite nella differenziata. I giochi devono tornare nella stanza dei bimbi o essere regalati o buttati.
Insomma il concetto è non essere inibiti nell'operazione di pulizia dal fatto di non sapere che cosa fare di quello che si mette da parte. Darsi il tempo di gestire in un secondo momento le eccedenze e lasciare che la zona franca rimanga ingombra di cose fino a che non si è presa una decisione in merito.

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