domenica 9 giugno 2013

Decluttering lavorativo



Martedì prossimo traslochiamo di ufficio.
Per l'ennesima volta ci spostiamo.
Ieri mi sono decisa ad affrontare il problema.

Tornando indietro di due traslochi (sempre nello stesso palazzo ma cambiando piano o ala dell'edificio) mi ero ritrovata con due scatoloni di documenti e memorabilia che alcuni ex colleghi avevano recuperato a loro  volta in occasione di spostamenti vari e riconosciuto come appartenenti a me. Erano rimasti in qualche cassettiera o armadietto fra una maternità e l'altra cambiando sempre ufficio e lavoro ogni volta che rientravo.
Li avevo lasciati lì perché la sistemazione precedente a quest'ultima dove siamo adesso era stata definita come 'temporanea'.
Dopo l'ennesimo trasloco, un paio d'anni fa - che doveva essere definitivo, ma nella nostra azienda di definitivo non c'è mai nulla - mi sarei dovuta occupare di questi scatoloni, ma li avevo lasciati là, abbandonati, prima in un corridoio e poi in uno stanzino delle fotocopie....
Insomma, io sapevo che loro erano lì da qualche parte, e che un giorno me ne sarei occupata.
Solo una volta sono andata a cercarli perché veramente  mi serviva una cosa che sapevo essere là dentro, e poi li ho abbandonati di nuovo.
Con il trasloco della prossima settimana potevo fare tre cose: portarmeli dietro (ma non c'è spazio dove sistemare quello che contengono e davvero non sapevo dove avrei potuto imboscarli di nuovo), abbandonarli al loro destino senza curarmene (e li avrebbero buttati via senza pensieri) o andare a riscoprire cosa c'era dentro.
Mi sono fatta forza e ho scelto la terza strada.
Uno era pieno solo di carta, documenti, quaderni, diari, vecchi manuali. Ho buttato tutto. Avevo conservato finora i quaderni di appunti e le annotazioni di annate intere di lavoro...(peraltro senza mai preoccuparmene e lontano dai miei occhi).
Questa volta me ne sono liberata senza troppa ansia, ho voltato pagina.
Però ho trovato delle foto che sarebbero andate perse e che invece ho potuto recuperare.
Nell'altro scatolone invece ancora carta ma soprattutto 'hardware', cancelleria, una paio di cassettine per la posta, cavi di alimentazione di non si sa cosa, una valigetta di cuoio rigida parecchio  old fashion, e una montagna di floppy disk ormai assolutamente inutilizzabili.
Di tutto ciò ho tenuto quasi tutto (tranne la carta) e mi sono trascinata lo scatolone fino alla mia attuale postazione.
Lunedì lo imballo perché sia pronto a seguirmi.
Farò un bel decluttering del ripiano della scrivania dove penso di poter buttare serenamente quasi tutto quello che c'è. Mi resta una piantina grassa che mi ama nonostante non la curi molto e una cassettiera che di nuovo è una spina nel fianco.
Dico a me stessa che non ho mai tempo e che in fondo ci sono sempre cose più urgenti di cui occuparsi.. ma in quei tre cassetti non so veramente cosa ci sia.
Io apro sempre solo il primo dall'alto per posare un paio di forbici o lo scotch. Per il resto penso che anche lì potrei buttare tutto...
Se trovo il coraggio affronto anche la cassettiera. 
A proposito di floppy disk, che non ho buttato, guardate qui quante belle idee per riciclarli in modo creativo. L'organizer da scrivania mi piace da matti, o il bicchiere portapenne.
Peccato che i miei floppy siano tutti neri o verdi, non proprio brillanti come colori, ma qualcosa ne farò.

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