sabato 15 settembre 2012

Decluttering consapevole



Dunque: partiamo da una parola inglese che adesso si sente spesso e va un po' di moda - mindful o mindfulness significa essere consapevoli di quello che si sta facendo nel momento in cui lo si sta facendo. Ovvero avere piena consapevolezza del momento presente.
A questo proposito ho trovato qui un articolo che parla di questo particolare stato d'animo o approccio applicato proprio al decluttering.
Scrive Leo Babauta su Zen Habits. Provo a tradurverlo.

 

Semplicità consapevole: Decluttering, Fare pulizie e Non lasciare tracce

La nostra casa non é pulita e spoglia come un tempio Zen, ma quando vedo la polvere e la confusione nelle case degli altri mi rendo conto di quanta strada abbiamo fatto noi.
Questo non per giudicare gli altri  o proclamare quanto siamo bravi noi a tenere pulito e fare decluttering, ma solo per ricordarci di quanto abbiamo imparato.
Pulire e fare decluttering, per me, è un esperienza di piena consapevolezza.
Non sono faccende domestiche che vedo con terrore, nè un modo per sforzarsi di vivere in un ambiente perfetto, ma un modo di vivere pienamente il momento presente. E, come tali, sono fra le mie attività preferite.
Pulisco il bancone della cucina con uno straccio ma non lo faccio pensando: "Questa cucina è proprio sporca!" (dare un giudizio) o "Mi piacerebbe che le persone ripulissero dopo aver sporcato" (aspettarsi che la realtà sia diversa da com'è) oppure "Oggi ho un sacco di lavoro da fare" (pensare al futuro) o "Mio figlio stamattina mi ha dato veramente sui nervi quando ha detto quella cosa" (pensare al passato). Perlomeno  quando mi vengono in mente queste cose, me ne accorgo e mi riconcentro subito sull'atto di pulire.
Mentre pulisco il bancone, faccio caso alle briciole e alle macchie essicate di qualche liquido versato. Sento lo straccio che passa sopra la superficie non perfettamente levigata e lentamente sento che torna perfettamente liscia. Percepisco la tensione delle spalle e delle mascelle e cerco di rilassarle. Sto attento al mio respiro, all'aria che entra ed esce. Sciacquo lo straccio attentamente, e osservo l'acqua sporca che cola.
Questa  é una pratica di vita consapevole, è un evento reale. Ripulire le cose, consapevolmente, é un momento pieno di meraviglia come qualsiasi altro momento della mia vita.
Faccio lo stesso quando lavo i piatti, metto in ordine l'armadio o uno scaffale, pulisco il lavello o il bagno.
Ogni momento che trascorro facendo queste cose è un momento gioioso, e sono grato del momento presente che sto vivendo.

Dopodichè l'articolo enuncia una serie di prinicipi generali:

1. Mentre stai pulendo, pulisci e basta. Non progettare altre cose, non pensare a quello che farai dopo, non guardare la tv. Semplicemente pulisci, metti in ordine, lava, sciacqua.
2. Fai il tuo lavoro con gratitudine e compassione. Prima di iniziare ricordati di ringraziare per quello che hai, per essere in grado di pulire e mettere in ordine. Sii grato per le persone che ci sono nella tua vita e ricordati che lo stai facendo anche per loro, perchè la loro giornata possa essere un po' migliore  e per te in modo che tu possa avere un bello spazio in ordine dove leggere un buon libro. Questa tua intenzione ti aiuterà a lavorare con consapevolezza.
3. Presta attenzione ai tuoi pensieri, al tuo corpo, alle azioni. Lavora focalizzando la tua attenzione: sullo straccio, sulla scopa, sulla polvere. Ma fai anche attenzione ai tuoi pensieri: stai pensando ad altre cose? Stai esprimendo dei giudizi su qualcun'altro? Vorresti che le cose fossero diverse? sei arrabbiato? Non mettere al bando i pensieri che ti passano in testa ma sii consapevole. Poi torna a pulire. Fai attenzione anche al tuo corpo, al tuo respiro. Fai attenzione a tutto quello che accade in quel momento, immergiti in quel dato momento.
4. Non lasciare tracce. Questa naturalmente é una filosofia di solito valida nell'ambiente esterno - avere un impatto minimo sulla terra, lasciare solo le impronte dei nostri passi e fare solo fotografie. Ma che succede a casa o sul posto di lavoro? Non sono luoghi così naturali come un lago o la montagna forse, ma sono il nostro habitat. Ci dobbiamo vivere, spesso con i nostri cari, e quindi dovremmo essere consapevoli dell'impatto che abbiamo su questo habitat. Non lasciare tracce significa non lasciare confusione, smaltire i rifiuti correttamente, rispettare le altre persone che vivono nel nostro spazio.
 (Nota mia: Leave No Trace é un organizzazione che porta avanti i principi del non lasciare tracce nell'ambiente)

Infine l'autore elenca alcune linee guida.
Vi riporto la prima:
Lava la ciotola dopo averla usata.
Prende spunto da una storiella che racconta di un novizio appena entrato in un monastero Zen. Il novizio era tutto compreso del suo nuovo destino e continuava a fare domande per seguire al meglio la disciplina.
Giunse anche dinanzi al maestro e gli chiese: "Sono appena entrato nel monastero e vorrei giungere quanto prima alla liberazione. Cosa devo fare?".
Il maestro allora gli chiese se quel giorno aveva pranzato. "Sì", rispose il novizio, attendendo una grande rivelazione. "Bene -fece il maestro- allora lava la ciotola!". 
Ovvero non stare tanto a pensare, a farti tante domande, inizia a fare!

E voi? Avete mai provato a fare le pulizie con questo atteggiamento 'zen'?
E poi diciamolo, ci sono lavori domestici piacevoli e altri che si detestano.
Quali sono le attività domestiche che fate con maggior piacere, che vi rilassano e quali invece quelle che non potete soffrire, che rimandate sempre e che non vorreste mai affrontare?

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