martedì 15 gennaio 2013

Buoni propositi e gestione del denaro

E' iniziato il nuovo anno ed è tempo di buoni propositi.
Ci siamo lasciati alle spalle questo 2012 non proprio esaltante. Abbiamo virtualmente (o realmente) bruciato il fantoccio dell'anno vecchio che si è portato via tutti gli avvenimenti e i pensieri negativi.
Buon anno a tutti e speriamo che il 2013 sia migliore!
Parliamo allora di buoni propositi che in questo periodo si sprecano ma spesso durano lo spazio di qualche settimana e poi ce ne dimentichiamo.
Un conto è fare la lista dei desideri, ovvero mettere per scritto tutto quello che vorremmo prima poi fare o avere nella vita. Dalle cose più facili e scontate alle più ardite e improbabili (tipo partecipare alla prossima maratona non avendo mai fatto un solo passo di  corsa, o imparare il giapponese  o suonare il violino). Quello che desideriamo per noi stessi o per la nostra famiglia.
Questo è un bell'esercizio per dare voce ai nostri sogni ma anche per capire quali sono effettivamente le cose importanti per noi.
Dopodiché bisogna scegliere pochi (massimo due o tre) obiettivi precisi e concentrarsi su quelli con un piano concreto altrimenti rimangono sempre e solo buone intenzioni.
Lo dico per esperienza personale .... 
Fra i buoni propositi più gettonati a inizio anno ci sono sempre quelli che riguardano il cibo, l'attività fisica, i rapporti con gli altri o la gestione del denaro.
Ecco, appunto parliamo di soldi. Mai come in questi ultimi tempi il problema del denaro ha dominato così tanto i discorsi e i dibattiti e le nostre vite quotidiane.
Per riuscire ad affrontare il problema della gestione del denaro la prima cosa da fare è riuscire a capire dove va a finire.
L'ho già fatto in passato ma ultimamente mi ero un po' persa: uno degli obiettivi dell'anno appena iniziato è registrare le spese fatte. In questo modo e dopo averlo fatto almeno per qualche mese si può avere la consapevolezza di dove e come si spendono i soldi ed essere in grado poi di fare delle previsioni o correggere la rotta su alcuni ambiti.
I modi sono infiniti. Si può usare carta e penna ed un quaderno qualsiasi o dei librettini carini per le spese di casa (come quelli delle Edizioni del Baldo che avevo trovato ad una fiera del libro).
Oppure utilizzare il classico foglio di calcolo Excel.
Per i più tecnologici adesso ci sono molte app da installare direttamente sullo smartphone e che servono allo scopo.
Le due cose importanti sono:
- registrare tutto, ma proprio tutto tutto (lo so che sembra una noia ma si dice che vada via un sacco di denaro senza che quasi ce ne accorgiamo pagando con le monetine...)  
- categorizzare le spese: ovvero suddividerle per ambiti (es. auto, cibo, bollette, scuola, abbigliamento, ristoranti, libri, tasse, ecc....). Ognuno deve individuare quali sono le proprie categorie in base ad esigenze e abitudini. Solo così a posteriori si potranno poi fare dei bilanci e delle previsioni.
Buon anno!!!


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