giovedì 22 novembre 2012

Clutter maschile e femminile


Esiste un clutter più tipicamente maschile e uno prettamente femminile?
Secondo me si.
Le donne tendono ad accumulare cibo in dispensa, elettrodomestici vari, abiti e prodotti di bellezza.
Sia uomini che donne possono avere la passione per i libri o non gettare mai via fumetti e riviste.
Gli uomini tendono anche al clutter teconologico o legato al bricolage.
Persino il pipistrello - pur non avendo la minima attitudine ai lavori manuali - è capace di fermarsi a soppesare con attenzione un trapano o sentirsi attratto da una cassetta degli attrezzi ben fornita nel reparto ferramenta del brico.
Dev'essere una questione genetica.
Gli uomini conservano anche cellulari usati, macchine fotografiche, aggeggi tecnologici messi da parte per essere sostituiti dall'ultimo modello uscito sul mercato.
Esiste anche, secondo me, una diversa propensione all'ordine o comunque un diverso modo di concepirlo.
Io, per esempio, preferisco tenere in ordine la cucina e mi rifiuto categoricamente di occuparmi del disordine in garage...

4 commenti:

  1. Praticamente faccio decluttering da quando ero piccolo, mia madre era ed è un'accumulatrice. La mia compagna di una vita (17 anni insieme) è invece un'accumulatrice compulsiva. Sono anni che mi danno addosso.... ma insomma, ho anche amici maschi chiaramente accumulatori e disordinati/caotici, a pacchi. :) Le 'mie' donne non fanno decluttering MAI da quando ho memoria, madre e compagna. Ed entrambe hanno storie genetiche di accumulo (mi riferisco a suocera e nonna, quindi, con cantine e box come fossero depositi). C'è da dire che della mia 'stirpe' sono il primo uomo che fa le faccende domestiche in toto. Ma comunque mi scontro con un accumulo cosmico e 'mentale' che risale a generazioni lontane, fino alle radici contadine praticamente. L'abbandono dell'oggetto per pulire la mente e riequilibrare il nostro rapporto con le cose e con il mondo è molto, molto distante dalla mentalità delle mie interlocutrici. Come se anche la quantità e l'ingombro fossero sinonimi impliciti della 'ricchezza' e del benessere familiare. Oltre che come pulitore ordinario (faccende domestiche) sono sempre stato coinvolto come facchino nelle faccende e nei grandi spostamenti di oggetti nell'ambito della famiglia allargata. PULIRE e TRASPORTARE depositi di merce accumulata e dismessa - ma stipata - ha fatto crescere negli anni la mia sensibilità (credo che in rari momenti la mia compagna sia arrivata a capire in parte le mie posizioni, o almeno mi piace sperarlo). Cantine, box, soffitte. Polvere, carta ingiallita, vecchi libretti d'istruzione di elettrodomestici del passato, scatoloni pesanti e schiene doloranti. :) You know.. fabio

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    1. Caro Fabio ti capisco. E' sicuramente vero che l'etica del non buttare via nulla ha origini ancestrali che derivano dai tempi in cui si possedeva poco o niente e tutto andava salvaguardato. Ma oggi l'evitare lo spreco dovrebbe partire dal NON far entrare troppe cose. Per quanto riguarda gli accumuli il rapporto è molto personale e smuove emozioni profonde. E' difficile indurre chi ci sta vicino ad adottare un modo di vita più 'leggero' e capisco anche la difficoltà di convivere con gli accumuli altrui. Coraggio! Prova a definire almeno qualche spazio tuo personale all'insegna della leggerezza e chissà che non possa diventare un buon esempio da seguire. Bisognerebbe anche rendersi conto che spesso liberarsi degli oggetti non significa buttarli via ma dare loro una nuova vita e metterli a disposizione di qualcun altro donandoli o vendendoli e con il ricavato magari farsi qualche bel regalo. Grazie e auguri!

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  2. Ciao Margherita e Fabio, anche secondo me esiste un 'clutter' femminile ed uno maschile, per esempio, noi donne compriamo e conserviamo molti più vestiti degli uomini (in genere)!!! Per fortuna io non sono mai stata un'accumulatrice ed ora che c'è anche una 'filosofia' dalla mia parte, chi mi ferma più? ;)

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    1. Giusto! Adesso abbiamo un sacco di risorse a disposizione. Grazie di essere passata di qui. Ciao!

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