sabato 30 marzo 2013

DECLUTTERING dalla A alla Z: A come Accumulo


La parola inglese clutter significa confusione, disordine e identifica l'insieme di cianfrusaglie, oggetti inutili, polvere, ma anche gli accumuli di oggetti, le pile di scartoffie o di libri che affliggono le nostre case.
Gli accumuli sono presenti in cucina, nella dispensa o nel congelatore dove stipiamo roba da mangiare che ci consentirebbe di sopravvivere per un mese anche se non potessimo più andare a fare la spesa. Qualcuno l'ha risolta disfandosi del congelatore e comprando un frigo più piccolo. In questo modo si è costretti a comprare il più possibile fresco e consumare in breve tempo.
Gli accumuli di carta, libri, giornali, riviste, depliants, che entrano in casa ma non escono mai.
Gli accumuli nell'armadio e nei cassetti, di vestiti e accessori non più utilizzati.
Gli accumuli di giochi nelle stanze dei bambini che aumentano progressivamente ad ogni compleanno o Natale che passa.
Non solo, ci sono anche gli accumuli di peso su di noi, che assumiamo cibo più di quanto consumiamo.
E poi gli accumuli di impegni, di cose da fare, di incombenze a cui non sappiamo mai dire di no, di pensieri, tutto quanto appesantisce la nostra vita e la nostra mente.
Fare decluttering quindi, vuol dire molte cose, non solo liberarsi degli oggetti superflui, ma anche riappropriarsi del proprio tempo e del proprio spazio. Bisognerebbe fare anche un po' di vuoto, almeno ogni tanto, nella vita.

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